sabato 28 marzo 2009

Risvegli D'autunno





Lisa.
La mia storia e nobile come l'amore,
drammatica come un pulcinella;
mi rende poetico il silenzio...
dolce come la tua anima...
triste come le pagine del passato...
che si sfogliano nel presente.
Giocando con le parole,
aspetto che tutto passa...
dal ridicolo al fantastico.
Rieccoti accanto a me...
nei misteri del tempo...
ricordi scivolati via,
come l'acqua dei fiumi...
milioni di rivoli in uno,
trovano alloggio nel mare...
come le ferite nel mio cuore,
non trovano guaritori...
n'è altra specie d'amore.
Oltre l'amore
Il fascino inqueto e l'incanto musicale intenso,
organizzano una sorta nuova...
immagini... di famelici scultori.
Dolce sollievo al mattino,
cui tutto si muove e poi tace...
oggi non parlerò di te, ma del cielo...
dove forme leggiadre galleggiano,
tra una stella e l'altra...
oltre le linee d'azzurro,
dove gli occhi scorgono...
il limite primo dell'amore;
cui messaggeri han già conosciuto...
assumendo le tue affinità.
Non m'importa dei mondi diversi,
pur se divisibili dall'imperfetto...
dove non è terrore il tuono,
gli uragani, il terremoto...
che scuote la terra e gli oceani.
Nulla di questo porrà limite...
al mio dolore perfetto...
oltre l'amore!

lunedì 16 marzo 2009

Come una magia.




Benvenuti nel mio piccolo mondo:
seguitemi, volate con me...
e non smetterete mai di sognare!
Quì troverete l'emozione d'essere amanti,
innamorati dell'amore...
dove le parole diventano musica,
e il suono diventa luce.

Scrivere dell'amor primo sono parole che lustrano il significato della notte...
quando i corpi celesti oscillano come le sfere di un orologio.
Stanotte ho visto Lisa tremare...
cadere e poi morire:
l'ho baciata sulle labbra e respirava ancora!
inamorarsi dinuovo...
vuol dire amare l'altra vita!
Da quand'ero Fanciullo:
Con la testa fasciata da indiano,
i calzoni a mezzanca e la camicia di fuori...
A piedi nudi giocavo tra i campi.
Portavo in mano la trottola e un filo di corda...
su la terra indurita dal tempo a caccia di nidi,
era bello giocare di giorno,
tra i solchi scavati dall'uomo...
di sera tra i vicoli bui guardavo la luna.
Era bello d'inverno quando pioveva,
di lato a un ceppo ridente rincorrevo faville...
e la notte sognavo le stelle.
All'alba tra le fresche rugiade,
sull'erba ingiallita dal sole...
tra gli spini cogliere more.
Era bello sul rivo del fiume parlare d'amore,
il pioppo gemeva con le foglie rivolte,
e al fischio del vento...
fuggiva la rondine dall'algida nube...
e a primavera tornava.
Ero ragazzo e il tempo passava.

Alla mia principessa.
La tue apparizioni costanti giungono a me,
come a te poco ti giunge...
il canto delle mie staggioni.
I versi avranno pure un senso...
ma il diadema che ti coronava la fronte,
si è sfaldato come le ali d'Icaro...
e rimasto solo il gioco delle rondini,
che tornano in circolo ad'ogni primavera, e poi...
volano verso nuovi orizzonti incidendo tra le nuvole,
fine dello spettacolo.
le miniature sono finite in una favola senza tempo...
dove le stagioni, non hanno intinerario!
Travestito da guerriero, l'elmo in testa e spada al fianco...
per abbattere i cavalieri della notte...
incolpevoli e indifesi!
Lodavano una statua in pergamena,
in un libro prestigioso... modellata dal poeta!
Vinto da colui che tutto esprime in versi...
mi sedetti a capo chino sulla volta del castello,
dove la rondine faceva il nido...
è poi l'uccisi!
Cui delitto mi tormenta el core...
e della pazza gioventù il vivere di tanta pena,
sempre più costante il ridicolo delle stagioni,
una ferita aperta e non curata;
dal medico di parte un mendicante...
e non un santo di romana chiesa.
Stupito dal mistero in ode... le sue parole!
sulla bocca m'addormentai...
fino all'alba che lampo mi colse: e poi!
Non generava luce.
La guardai negli occhi...
aveva pianto ed'era morta!
Pensar che l'ho perduta nell'età fiorita...
riassegnata come pergamena:
disumana è stata l'altra vita...
dal giorno a me negato l'altro amore,
tradotto solo in versi dal dolore.
E' triste pensar la fine scemare nella notte...
all'alba mi stropiccio gli occhi,
e sento l'umido che scorre fresco...
come sui fiori la rugiada, il pianto!
Piango, e non so fare altro...
è nulla ho fatto per fermare lei!
Ho cercato di fermare il tempo, aimè...
ho solo fissato l'immagine in una magia...
che tempo non ha!
Quando invece da bambino...
stregato dalle stelle, ho visto lei!
Non era magia lo sguardo che coronava le stagioni...
Ora mi spiego perchè tanto amore...
è quanto l'ho amata e amarla ancora...
mi dà l'idea dell'infinito.